MILANO (aimnews.it) – Con il rialzo di oggi (+3,16%), Tbs Group è ormai a ridosso degli 1,8 euro. Un livello importante, specialmente per il Fondo Italiano di Investimento, che a dicembre 2011, con il titolo che allora valeva 0,9 euro, era entrato nel capitale sociale della società triestina con una quota del 13,17% attraverso un aumento di capitale riservato. A un prezzo, appunto, di 1,8 euro. Il Fondo è una società costituita nel 2010, con 8 quote paritarie da 12,5%, da soci pubblici e grandi gruppi bancari: ministero dell’Economia, Cassa Depositi e Prestiti, Confindustria, Abi,  Mps, Intesa SanPaolo, Istituto centrale delle Popolari, Unicredit e ha una dotazione di 1200 milioni. Tbs Group gestisce servizi in outsourcing di ingegneria clinica e di ICT e fornisce soluzioni integrate di e-Health ed e-Government, con l’obiettivo di rendere più sicuro ed efficace l’uso di tecnologie biomediche ed informatiche, di innovare i processi e di contenere e riqualificare la spesa delle prestazioni erogate. Il gruppo ha chiuso il 2013 con un aumento del 4,5% dei ricavi, saliti a 218,5 milioni, un Ebitda in calo da 23 a 20 milioni e una perdita netta di 10,5 milioni (rosso di 1,5 milioni l’anno precedente). Nel primo trimestre 2014, invece, la marginalità è tornata a salire: l’ebitda si è attestato a 4,2 milioni (+50%) e la perdita si è ridotta dai 2,4 milioni del 2013 ai 700mila del 2014. Il tutto con ricavi saliti del 13% a 58 milioni di euro.