Fabio Massimo Bombacci - Presidente

MILANO (AIMnews.it) – “Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti nel 2015, un anno in cui abbiamo avviato molte iniziative di cui iniziamo ora a coglierne i frutti – spiega ad AimNews Fabio Massimo Bombacci, presidente e Ceo di Elettra Investimenti – Questo aiuta a spiegare da una parte l’incremento dei ricavi, cresciuti del 10% a oltre 30 milioni di euro, e dall’altra la pressione sui margini che hanno scontato gli investimenti effettuati”.

Quali sono state le iniziative più recenti?
la più recente è quella con Igd, che riteniamo un’operazione importante e innovativa. Da una parte perché il partner è di assoluto standing, dall’altra perché si tratta di una modalità rinnovata di intendere la produzione di fotovoltaico in Italia”.

Vale a dire?
Finora a mio parere è stata più una corsa allo sfruttamento degli incentivi che alla produzione. Viceversa, nel nostro caso, l’energia generata non viene immessa in rete, ma utilizzata a beneficio dei centri commerciali in cui avviene la produzione.

Avete in programma altre iniziative di questo tipo?
Abbiamo lavorato e stiamo lavorando per questo obiettivo. Igd è stato il primo, ma altri ne potrebbero arrivare nei prossimi mesi. Questa operazione ci ha indirizzati però anche su una nuova strada.

Cioè?
Entrare nel settore del service del fotovoltaico. Si tratta di un comparto estremamente frammentato, in cui il primo operatore ha una quota del 3%: e pertanto riteniamo che le possibilità di crescita siano notevoli.

Quanto pesa attualmente la vostra business area dei servizi?
Abbiamo iniziato a operare nel service per impianti di cogenerazione e trigenerazione già a partire dal 2013 e siamo cresciuti molto l’anno scorso. Nel complesso ora vale tra il 15 e il 20%, ma pensiamo che, anche in prospettiva, dovrebbe mantenere una quota più o meno simile. Puntiamo a crescere in quest’area, ma proporzionalmente anche nelle altre in cui abbiamo una presenza storica.

La cogenerazione e trigenerazione di energia elettrica da fonti rinnovabili?
Esatto. Ma non solo. Stiamo infatti valutando di avviare anche investimenti nei comparti idroelettrico ed eolico. Rilevando impianti esistenti e già attivi. Crediamo che questi settori siano cresciuti in maniera tumultuosa e disordinata in questi anni ma che nei prossimi inizierà una fase di consolidamento, in cui noi vogliamo esserci, ed essere dalla parte degli aggregatori.

A fine 2015 avevate 12 milioni di mezzi propri e quasi 5 di liquidità. Quanto pensate di investire?
Puntiamo a investire i nostri proventi di IPO e non escludiamo che il processo di aggregazione avverrà anche tra società Aim; un aumento della massa critica potrà essere trainante per un successivo passaggio al mercato principale di Borsa Italiana.

Quali sono i vostri target?
Gli impianti con una produzione di 15-20 Mw. In questo momento gli impianti idroelettrici hanno prezzi da affezione, mentre quelli di produzione di energia da fonte fotovoltaica si sono stabilizzati.

In Italia o all’estero?
Per ora solo in Italia. È nel nostro Paese che stiamo concentrando i nostri sforzi finanziari e produttivi.