foto g“Siamo presenti con i nostri software in quasi tutti i settori merceologici, dall’automotive alle telecom, dall’alimentare alla moda, dalla logistica ai media e al retail – spiega Andrea Guillermaz, direttore commerciale di Piteco, ad AimNews – Per non parlare di assicurazioni, utility, costruzioni e oil & gas. L’unico comparto che non copriamo è quello bancario.

E non pensate nemmeno di entrarci?
Direi proprio di no. Ci operiamo in modo indiretto, ma rimane comunque un settore, già presidiato da pochi sistemi e con aziende focalizzate, in cui non abbiamo interesse a espanderci.

In ogni caso la crescita della clientela continua: nel primo semestre ne avete aggiunti 21 al vostro portafoglio…
Esatto. Anche quest’anno siamo quindi in linea con i 30-35 nuovi clienti che era il target già indicato in fase di Ipo.

E l’operazione in Messico che avete annunciato? È un fatto spot o l’inizio di una fase di espansione in un nuovo Paese?
Si tratta di un accordo importante di distribuzione che abbiamo raggiunto con Pagaflex, società attiva nel mercato delle carte di credito per le corporate messicane. Entro fine anno dovremmo riuscire a installare il primo prodotto in modo da essere attivi a inizio 2017. Ci appoggiamo alle strutture della capogruppo già presente nel Paese, in modo da aprirci al mercato messicano.

Avete già altri nuovi clienti locali in prospettiva?
Siamo in trattative per altre due installazioni, ma la fase commerciale non è ancora così avanzata.

E in Italia come procede la raccolta di nuova clientela?
Nel corso del terzo trimestre abbiamo conquistato nuovi clienti del calibro di Mondadori, Carrefour, Unieuro ed Eataly.

Nel primo semestre avete aumentato i ricavi del 10% a 6,7 milioni e del 22% i canoni ricorrenti…
Un dato più aggiornato è poi quello fornito al 31 agosto, con una crescita dell’11% del fatturato e del 27% degli ordinativi. Come software house, offriamo prodotti e servizi per la gestione delle aree di cash management,pianificazione finanziaria e della liquidità, insomma tutte le tematiche dell’area tesoreria delle medie e grandi imprese. Senza contare il corporate financial risk management, l’area che comprende i rischi finanziari, in cui siamo già presenti.

Questi sono nella prima famiglia di prodotti, giusto?
Infatti. Una seconda famiglia comprende invece i prodotti legati alla piattaforma autorizzativa e dispositiva per la gestione di tutti i pagamenti generati all’interna del sistema azienda. Ogni disposizione di pagamento viene portata dall’Erp nella piattaforma e i procuratori abilitati, nei limiti prestabiliti dall’azienda, possono firmare le disposizioni di pagamento. Dalle disposizioni fiscali a quelle commerciali agli stipendi.

E il terzo pacchetto?
La terza famiglia di prodotti comprende i software di data matching. Un sistema che valida e normalizza base dati differenti per consentirne il successivo abbinamento e conciliazione. Un esempio è rappresentato dai fornitori della grande distribuzione organizzata che emettono centinaia di fatture allo stesso cliente per forniture giornaliere, ad esempio nel comparto del fresco. In questo caso il software legge e decodifca le note in qualsiasi formato, estraendo la base dati e inserendo il tutto in un sistema di validazione. Il cliente Gdo a intervalli regolari, e con un unico movimento bancario, un bonifico, salda un numero elevato di fatture, inviando contemporaneamente un elenco non trattato delle stesse. A questo punto, però, il fornitore ha bisogno di riconciliare le fatture emesse con quello stesso movimento bancario. Il nostro software Match.It svolge proprio questo ruolo, rendendo possibile alle centinaia di fornitori della Gdo di automatizzare e rendere sicure tutte queste operazioni.

Parlando di Gdo, Carrefour è stata il più recente acquisto…
Abbiamo fatto una gara – che abbiamo vinto – per la fornitura della prima famiglia di prodotti, quella storica di Piteco.

E infine, per quanto riguarda l’online?
In questo caso siamo in grado di gestire gli incassi che i corrieri riscuotono, ad esempio contrassegno, che successivamente devono essere riconciliati con le relative fatture e poi ritrasferiti all’azienda che ha venduto il bene. E così, tra i nostri clienti, abbiamo sia aziende di ecommerce sia aziende di logistica e trasporto.