bocchiniMILANO (AIMnews.it) – “L’acquisizione di Easy Best si inserisce nell’ambito del progetto di crescita nel mercato asiatico che rappresenta uno dei pilastri del nostro piano strategico presentato a novembre. Pensavamo a uno stabilimento produttivo, ma non potevamo farci scappare l’occasione che ci si è presentata con Easy Best”. Pierluigi Bocchini, presidente e ad di Clabo, società leader mondiale nel settore delle vetrine espositive professionali per gelaterie, bar e pasticcerie, ha fornito ad AimNews un aggiornamento della situazione alla luce dell’operazione che ha fatto guadagnare al titolo oltre il 30% in meno di due settimane. “Abbiamo avuto l’opportunità di concludere con questo nostro competitor che darà un’accelerazione al nostro business in Cina e in tutto il continente asiatico. Rileveremo quindi il ramo d’azienda di Easy Best, che comprende vari asset, il magazzino e il marchio, che nel 2016 ha realizzato 5,5 milioni di fatturato con un margine dl 12% circa, e senza debito.

Gli obiettivi?
Far crescere la società integrandola nella nostra, non solo in Cina, ma anche in tutto il sudest asiatico, sfruttando la loro rete di vendita e il portafoglio clienti, entrambi compresi nel ramo d’azienda. Easy Best realizza il 20% dei ricavi al di fuori della Cina, soprattutto nel sudest asiatico, Indonesia, Filippine, Malesia e Corea del Sud. Il marchio in Cina e in Asia è il più forte e affiancherà il nostro “Orion”. Accanto a questo puntiamo anche a rifornire la nostra filiale commerciale statunitense che copre il mercato nordamericano.

Con Easy Best avete già in pratica superato il target di 40,7 milioni di euro che vi eravate posti per il 2017…
E’ evidente che sommando i ricavi di Clabo e quelli di Easy Best siamo già ben posizionati rispetto al piano industriale illustrato qualche mese fa.

Abbandonate quindi il progetto del nuovo stabilimento in Cina?
Ovviamente sì. Abbiamo già contattato le autorità, dato che non vi è più la necessità di un ulteriore stabilimento: andremo a investire nello stabilimento di Easy Best che rimarrà quindi centrale nella nostra strategia asiatica.

Qual è invece la situazione in Brasile?
Il Brasile rimane un Paese strategico per l’area Sudamericana, ma è innegabile che la situazione socio politica, con l’instabilità e l’incertezza che ne derivano, rendono al momento impossibile qualunque tipo di investimento.

E il Nord America?
Ci aspettiamo sviluppi positivi dato che puntiamo a integrare, tra i prodotti offerti, come dicevo, anche quelli con marchio Easy Best. Negli Usa soffrivamo la mancanza di prodotti entry level che invece i concorrenti americani avevano proprio grazie alla loro delocalizzazione in Cina, ma ora possiamo competere con il brand Easy Best.

Non temete in questo ripercussioni dalla nuova presidenza Trump?
Al di là dei proclami penso che la Cina sia la grande fabbrica degli Stati Uniti e che sia impossibile riportare in America molte delle produzioni delocalizzate in Asia, perché a quel punto le multinazionali Usa perderebbero in competitività sia internamente sia in tutto il mondo.

L’Italia come sta andando?
I nostri stabilimenti di Jesi possono beneficiare di questa operazione condotta in Cina. Avere una rete di vendita forte ci permette infatti di aggiungere potenziali quote di mercato, e quindi di fatturato, con i nostri prodotti a marchio premium. Al momento non prevediamo upside, ma la sensazione è che la parte italiana se ne possa avvantaggiare.

Quando sarete operativi con Easy Best?
Il closing avverrà entro marzo e quindi saremo operativi da aprile. Prevediamo di integrare la società nei conti del gruppo per tre trimestri quest’anno.

Avete in programma altre operazioni oppure ora dovete concentrarvi su questa operazione?
Per noi si tratta di una acquisizione importante, considerando che l’integrazione delle 80 persone e degli asset di Easy Best rappresentano quasi la metà dei nostri attuali dipendenti. Quindi si tratta di una crescita elevata per Clabo, che necessiterà di sforzi notevoli per riuscire a integrare il tutto. Al momento siamo quindi totalmente concentrati su questo obiettivo e non credo vi sia spazio per altro.

Nell’intervista di novembre (qui) anticipava un dividendo già a valere sull’esercizio 2016. L’acquisizione di Easy best da 2,7 milioni cambia i piani?
L’esborso è notevole, ma in linea di massima non crediamo al momento di dover modificare quanto detto qualche mese fa.