Foto spaggiariSi moltiplicano gli studi relativi all’impatto che l’intelligenza artificiale avrà, nei prossimi anni, sulla società. Quello che spesso si sottovaluta, però, è che la rivoluzione destinata a cambiare mondo produttivo e stili di vita è già in corso. Lo sa bene Expert System, leader nel mercato del cognitive computing e della text analytics, che offre le più innovative soluzioni di intelligenza artificiale per l’automazione dei processi e la gestione delle informazioni. Nel 2018 la società, quotata su AIM Italia, vede crescere fatturato e marginalità. I ricavi delle vendite sono pari a Euro 28,7 milioni, +12,1% rispetto al 2017 (Euro 25,6 milioni), e il valore della produzione pari a Euro 35,5 milioni, +8,2% rispetto al 2017 (Euro 32,8 milioni). A registrare l’incremento più importante è l’EBITDA: a Euro 4,6 milioni, +343% rispetto al 2017 (Euro 1,0 milioni) ed EBITDA MARGIN del 16,2 per cento. “I risultati di quest’anno – commenta Stefano Spaggiari, amministratore delegato di Expert System – confermano la validità degli investimenti fatti anche negli anni scorsi”.

Marginalità che cresce del 343 per cento. Che anno è stato il 2018?

Siamo estremamente soddisfatti dei risultati ottenuti nel 2018. La crescita interessa sia i ricavi che la marginalità. Gli investimenti fatti anche nel corso degli anni passati si dimostrano validi. Quest’anno la crescita del fatturato si è tradotta quasi del tutto in marginalità, un aspetto molto importante. Da non sottovalutare, poi, la crescita fatta registrare dalle vendite delle licenze. Il mercato dell’intelligenza artificiale sta maturando e diventa sempre più strategico per la competitività delle imprese.

Expert System è una realtà che cresce anche sui mercati esteri. Quali sono i Paesi a cui guardate con maggior interesse?

Siamo presenti in Spagna e Regno Unito. Guardando ancora all’Europa, la Francia rappresenta il nostro secondo mercato di riferimento. Con Parigi abbiamo siglato accordi importanti con gruppi bancari che ci consentono di rafforzarci in ambito finance. Negli Stati Uniti puntiamo a rafforzare il nostro posizionamento anche in ambito corporate.

Quali prospettive di sviluppo e crescita ci sono per l’intelligenza artificiale?

È un mercato che sta maturando. La maggior parte dei mercati e dei settori è interessata da soluzioni vicine a questo mondo. Nell’ambito del cognitive computing, quello più vicino a noi, siamo ancora all’inizio in quasi tutti i Paesi del mondo. Questo vuol dire che ci sono ampi margini di crescita, tra l’altro non bisogna dimenticare che questi mercati si sviluppano molto rapidamente.

A che punto è l’Italia?

Come gli altri Paesi è in una fase di iniziale avvicinamento alle soluzioni legate al cognitive computing. Si parte tutti dalla stessa base, la differenza sarà fatta poi dagli investimenti nel settore. Lì si capirà se riusciremo a tenere il passo con le altre realtà europee e statunitensi. Solo per citare un esempio, il comparto bancario, a oggi, si caratterizza per essere in linea con quello di altre realtà proprio perché da sempre ha investito in questa direzione.

Quali i progetti per il futuro di Expert System?

Lavoreremo per rafforzare la rete destinata a favorire la diffusione delle nostre soluzioni, anche collaborando con realtà che si occupano di consulenza e system integration per amplificare la nostra presenza sul mercato. Si tratta di un mercato che fino a pochi anni fa sembrava davvero destinato a pochi addetti ai lavori, oggi cresce e la possibilità di stringere partnership con attori competenti è fondamentale per crescere anche all’estero.