MarcoGay_VP20Esecutivo_preview.jpegDigital Magics, il più grande incubatore di startup basate su tecnologie innovative in Italia e quotata al mercato AIM di Borsa Italiana, si conferma vero e proprio talent scout per le realtà imprenditoriali italiane più giovani. Al palmares dei successi va ad aggiungersi la recente exit da Moneymourstartup fondata da Giacomo De Lorenzo e Michele Giannotta, partecipata dall’incubatore con una quota del capitale sociale pari al 13,82 per cento. Protagonista: Klarna Bank AB, il più grande player europeo del mondo fintech che punta all’espansione in Italia facendo leva sulle competenze sviluppate dalla startup nell’analisi del rischio di credito dei consumatori. “Quest’acquisizione – commenta Marco Gay, amministratore delegato di Digital Magics – testimonia la capacità di far bene il nostro lavoro, affiancare le startup più talentuose e aiutarle a crescere”.

 

Cosa rappresenta per Digital Magics l’exit da Moneymour?

Ha un valore che va anche oltre l’aspetto economico. In primo luogo testimonia la capacità di Digital Magics di far bene il proprio lavoro. Scopriamo talenti, li aiutiamo a crescere e li trasformiamo in player capaci di attrarre l’attenzione dei più grandi protagonisti del mercato. In più rappresenta una conferma per Magic Wand, il programma di accelerazione verticale in ambito Fintech e Insurtech, partito due anni fa e che in pochi mesi ha dato risultati concreti. Infine, non bisogna sottovalutare un ultimo aspetto: chi ha acquistato Moneymour. Klarna è il maggior player europeo in ambito fintech, ha scelto una startup del nostro incubatore per crescere nel Sud Europa.

 

Un’operazione che conferma il ruolo di Digital Magics quale talent scout dell’innovazione italiana

Un risultato ottenuto grazie a un importante lavoro del team Digital Magics. In particolare, grazie al lavoro di Gabriele Ronchini, cofondatore e CEO di Digital Magics e di Michele Novelli, partner della società.

 

L’ecosistema fintech in Italia a che punto è?

È un ramo importante e strategico per le startup. Digital Magics lavora molto in questo ambito, siamo l’incubatore con il maggior numero di realtà operative nel mondo fintech e insurtech. Un dato che ci pone al centro dell’attenzione di grandi attori internazionali e non solo. Basti pensare che tra i primi investitori di Moneymour c’è Reale Mutua. Più in generale l’ecosistema delle startup italiane è vivo e reale, assume concretezza. Aiutiamo queste realtà ad andare sul mercato, a essere competitive. Resta, però, un grande limite italiano, che riguarda gli investimenti in capitale di rischio. È sette volte inferiore alla media europea.

 

Quali le possibili soluzioni?

La piena operatività del Fondo Nazionale Innovazione può essere una strada, così come l’avvio di programmi di open innovation che fanno degli incentivi agli investimenti di corporate venture in startup un pilastro.

 

Quali gli obiettivi per il 2020?

Consolidare la leadership in ambito innovazione startup. Investire nel talento italiano e favorire l’avvio di programmi di open innovation per facilitare l’incontro tra le realtà giovani e quelle tradizionali, favorendo la contaminazione di processi di innovazione nell’industria per rendere sempre più concreta la crescita del Made in Italy nel mondo anche grazie al digitale.