vipera-casartelliMILANO (AIMnews.it) – Sede a Milano, ma quotazione a Londra e uffici commerciali a Dubai. È Vipera, società italiana di fintech quotata all’Aim Uk di Londra. Abbiamo incontrato Marco Casartelli, cofondatore e Ceo, per farci raccontare il percorso di questa azienda innovativa. “Siamo partiti nel 2005 con più progetti, ma quello che ha riscosso attenzione e interesse è stata la parte fintech, quindi abbiamo proseguito su questa strada e devo dire che i risultati stanno premiando questa scelta” sintetizza Casartelli.

Ci da qualche numero di Vipera?
Abbiamo circa 80 figure professionali all’interno della società. 60 sono in Italia e 20 all’estero, visto che accanto alla sede milanese operiamo da Londra, Zurigo e Dubai. Lo scorso anno abbiamo realizzato 6,8 milioni di euro di ricavi e chiuso con una perdita di 0,8 milioni. Nel primo semestre quest’anno i ricavi sono balzati del 43% a 3,78 milioni, mentre la perdita si è contratta da 0,52 a 0,4 milioni.

Fintech è un settore che comprende molti business diversi. Voi esattamente cosa fate?
Abbiamo applicazioni di differenti tipologie, a seconda di quello che serve al cliente. Per Deutsche Bank abbiamo sviluppato una piattaforma per mobile che consente al cliente di rimanere costantemente aggiornato sui suoi pagamenti e di gestire online, filtrandoli, i permessi e i canali di pagamento: sistema integrato con i gestori di carte di credito e a impatto zero sui sistemi bancari. A Mashreq Bank, banca degli Emirati operativa in tutto il Medio Oriente, forniamo invece un sistema completo e integrato che va dai pagamenti via mobile alla finanza personale e al controllo del budget, oltre a schemi di loyalty con offerte personalizzate.

E in Italia?
Stiamo sviluppando per un cliente, nell’elettronica di consumo, delle applicazioni di proximity marketing che interagiscono con il cliente, avvertendolo ad esempio della prossimità di uno store, ma anche lanciando offerte personalizzate alla clientela. E invogliandolo, se mostrano interesse per un singolo prodotto, all’acquisto nel negozio, anziché ad esempio rivolgendosi a venditori online, con promozioni personalizzate. Per Sisal invece abbiamo avviato un sistema online che permette sia pagamenti saltuari sia continuativi attraverso la piattaforma. Infine…

Dica pure
Per una grande banca italiana abbiamo sviluppato un sistema che, partendo dai dati di spesa di ogni correntista, possa fornire offerte personalizzate in base agli interessi del cliente. Partner esterni selezionati mettono a disposizione i propri prodotti e servizi che vengono poi veicolati dalla banca ai propri clienti.

Quali sono le piattaforme su cui lavorano i vostri servizi?
Li abbiamo sviluppati in modo da operare su tutti i principali sistemi operativi, Android, iOS, Windows 10.

Come mai vi siete quotati a Londra?
Per avere più facile accesso al capitale per la crescita, ma anche per migliorare lo standing e ottenere maggior visibilità e autorevolezza. Sicuramente maggiori rispetto all’essere una società non quotata. Finora abbiamo raccolto 10 milioni di euro e abbiamo circa 250 azionisti, inclusi fondi istituzionali della City e noi manager in maggioranza.

Finora avete chiuso il bilancio in rosso.
Vero. Tuttavia la società di analisi finanziaria che ci segue ci accredita di un utile a partire dal prossimo anno: circa 900mila euro di profitti su ricavi che dovrebbero sfiorare gli 11 milioni di euro.

Quali sono i driver che dovrebbero portarvi all’utile? E quali le prospettive per il prossimo anno?
A partire da quest’anno abbiamo una linea di ricavi legata all’utilizzo dei servizi. Ad esempio, Deutsche Bank ci paga un importo per Utente Per Anno mentre con la banca Italiana siamo in Revenue Sharing delle commissioni pagate dai Partner per veicolare le offerte ai clienti della banca. Un altro miglioramento del margine operativo è dato dalla crescita delle tariffe che deriva dalla nostra sempre maggiore dimensione e dall’offrire i nostri servizi in territori a maggior reddito come l’Inghilterra ed altri in Europa. In termini di prospettive, l’innovazione digitale a costi competitivi è una direzione definirei obbligata per tutte le banche retail se vogliono sopravvivere. Le opportunità sono tantissime e Vipera sta investendo molto e con successo per coglierle.