MILANO (AIMnews.it) – Il Consiglio di Amministrazione di Clabo ha approvato il bilancio consolidato 2020 e il progetto di bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2020.

Il Valore della produzione Adjusted è pari a Euro 40,3 mln (Euro 54,6 mln al 31/12/19). L’EBITDA Adjusted è pari a Euro 0,7 mln (Euro 6,8 mln al 31/12/2019) e il Capitale Circolante Netto a Euro 3,8 milioni (Euro 10,8 milioni al 31/12/19). L’Utile Netto Adjusted è pari a Euro -3,9 mln (Euro 0,7 mln al 31/12/2019). La Posizione Finanziaria Netta No IFRS è pari a Euro 37,5 mln (Euro 29,4 mln al 31/12/19. Il Patrimonio Netto è pari a Euro 7,2 milioni (Euro 18,2 milioni al 31/12/2019).

Pierluigi Bocchini, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo, ha così dichiarato: “Nel corso del 2020 lo scenario mondiale è stato fortemente impattato dalle conseguenze sull’economia globale della pandemia derivante dal COVID-19. Gli effetti che l’emergenza sanitaria ha prodotto su molte imprese in generale e, nello specifico, sul gruppo Clabo sono stati sostanzialmente di due tipi. Il primo ha riguardato l’impatto generato dalle restrizioni imposte dai governi agli spostamenti e le misure adottate ai fini della tutela della salute delle persone che hanno profondamente modificato i loro stili di vita, soprattutto in termini di socialità. Il secondo è l’effetto che la pandemia ha avuto sul sistema produttivo delle società del Gruppo a causa degli alti tassi di assenteismo, dei blocchi produttivi imposti, anche prolungati, nei mesi di marzo ed aprile, le difficoltà nella logistica dei materiali in entrata ed in uscita. Le conseguenze di quanto sopra sono state una drastica riduzione della domanda da parte dei principali clienti, che in particolare nel corso del primo semestre hanno annullato molti ordinativi e bloccato gli ordini di nuove commesse, ed una significativa riduzione dell’efficienza della struttura produttiva. Tuttavia, pur in presenza di una situazione di generale incertezza ed imprevedibilità dell’evoluzione degli eventi e delle concrete ripercussioni che l’emergenza potrà avere in generale sui consumi a livello mondiale ed in particolare sull’attività del Gruppo, gli interventi introdotti dal management con il Recovery Plan hanno consentito, e consentiranno anche nel futuro, di attuare azioni tempestive e risolute di riduzione dei costi finalizzate al raggiungimento dell’equilibrio economico e finanziario. Nel corso del 2020 abbiamo razionalizzato la nostra struttura societaria chiudendo le società di distribuzione di San Paolo in Brasile, Monaco di Baviera e Shanghai, sono state realizzate riduzioni permanenti di costo per oltre 3 milioni di Euro su base annua, abbiamo messo a regime gli investimenti effettuati nei reparti per le lavorazioni meccaniche negli stabilimenti di Jesi e Philadelphia con risparmi in termini di efficienza di oltre 20 punti percentuali sul 10% dei componenti di acquisto. L’adozione di un piano di Disruption Management per la gestione equilibrata del cash-flow, nonché l’accesso alle misure di sostegno alla liquidità per le imprese che i vari Governi hanno posto in essere nel corso dell’esercizio, hanno costituito e continueranno a costituire una solida base finanziaria atta a poter raggiungere gli obiettivi di crescita prefissati. Purtroppo, nonostante il tentativo di rendere leggibili i risultati di tutta l’attività svolta sul Conto Economico 2020 con l’introduzione di alcuni “adjustment”, il pesante calo dei ricavi che ha riguardato la capo gruppo Clabo s.p.a. e la società cinese Easy Best, non fanno apprezzare a pieno gli enormi sforzi compiuti dal management per preparare il Gruppo alla nuova fase di rilancio già in atto. Nel corso del primo trimestre 2021 gli ordinativi segnano un incremento, su base progressiva, di oltre il 35% rispetto allo stesso periodo del 2020, poco al di sotto del primo trimestre 2019 pre pandemia. Le vendite del business BPG stanno tornando sui livelli pre Covid con un forte impulso dal mercato italiano, anche grazie agli incentivi indicati dalla Legge di Bilancio 2020 al capitolo “Impresa 4.0” che rendono agevolabili gran parte dei prodotti della nostra gamma. Il business “small retail” sta continuando la sua crescita a doppia cifra nel nord America ed entro il mese di giugno 2021 inizieremo la produzione dei primi modelli di questa gamma anche nello stabilimento italiano. Non è ancora il momento di sbilanciarsi in previsioni nell’attesa che questi trend si consolidino. Siamo però molto fiduciosi che grazie alla vigorosa ripresa delle vendite, la drastica riduzione dei costi di struttura e la maggior efficienza produttiva dei due principali stabilimenti del Gruppo, il 2021 possa essere un anno positivo e di ripresa per Clabo e le sue controllate. Continueremo ad informare costantemente gli Stakeholder del Gruppo attraverso la pubblicazione dei principali indicatori economici su base trimestrale fin quando, con la stabilizzazione del quadro complessivo, non sarà possibile dare un aggiornamento definitivo ed affidabile alle previsioni del Piano Industriale.”