Massimiliano Cossu fondatorePer Portale Sardegna il 2018 non è stato solo l’anno del raddoppio di ricavi e marginalità. I numeri del primo Bilancio consolidato – che segnano un valore della produzione pari a 11 milioni di Euro, rispetto ai 5,8 milioni di Portale Sardegna stand alone nel 2017, e un EBITDA pari a Euro 0,66 milioni rispetto ai Euro 0,32 milioni di Portale Sardegna stand alone nel 2017 – raccontano solo in parte la trasformazione in atto che non interessa la sola società guidata da Massimiliano Cossu ma l’idea stessa di turismo in Sardegna. “Da turista di lungo periodo a cittadino di breve periodo”, una rivoluzione che parte da Nuoro per cambiare le modalità di fruizione delle bellezze italiane. “La crescita – commenta Cossu – è solo all’inizio”.

Il Bilancio 2018 segna una crescita rilevante per Portale Sardegna, cosa cambia con l’acquisizione di RTJ?

Il 2018 è l’anno in cui la società ha avviato un percorso di crescita che è solo all’inizio. Non è un aspetto da sottovalutare, considerando la vulnerabilità del comparto turistico online che più di altri subisce le conseguenze degli algoritmi della rete. Abbiamo messo insieme tecnologie e know-how per un business scalabile che è partito generando utile, con l’EBITDA che cresce in modo più che proporzionale rispetto ai volumi. Mi preme evidenziare che l’utile ci sarebbe stato anche stand alone. Oggi gli azionisti possono contare su una struttura patrimoniale e finanziaria solida e senza diluizione. Salvaguardare la stabilità finanziaria è sempre stata la nostra priorità. Con l’acquisizione, oltre all’importante crescita dei dati di Bilancio, è cambiato anche il nostro mercato di riferimento, il target di clientela e la modalità di fruizione della vacanza, che, attraverso il turismo di nuova concezione, si è trasformata in un’esperienza di vita. Oggi oltre il 40% della nuova clientela proviene dall’estero ed è attratta dai nuovi progetti.

Da dove provengono i nuovi turisti?

Regno Unito e Scandinavia sono i principali mercati di riferimento. Il mercato inglese può contare su 150 mila persone con una permanenza media di circa 30 giorni. I Paesi scandinavi, invece, pur offrendo numeri più limitati, si caratterizzano per una permanenza media più lunga. Parliamo di un mercato dalle potenzialità immense che si caratterizza per un’offerta nuova, non limitata al turismo balneare. Il target di turisti a cui ci rivolgiamo con i nuovi progetti è totalmente coinvolto nella cultura regionale, i nostri ospiti diventano cittadini onorari, a cui viene rilasciato un attestato ufficiale. Quest’offerta manca del tutto in Italia, mentre è tipica di Paesi come la Spagna (Baleari, Canarie, Costa del Sol), la Croazia e Malta. Siamo pionieri in questo ambito che offre soluzioni alternative al balneare. Sia Open Voucher Experiences che Sardinia Island Long Stay Winter vanno in questa direzione.

L’obiettivo è anche quello di far rivivere aree interne, fuori dalla rotta del turismo estivo. Qual è stata la risposta dei territori?

Abbiamo registrato un interesse notevole verso il settore del turismo. L’entusiasmo di condividere la propria cultura in modo originale con ospiti interessati agli aspetti antropologici dell’Isola ha portato al totale coinvolgimento della popolazione locale. È stata determinante la nostra aderenza alla comunità e al territorio, essendo operatori locali, nessun tour operator proveniente da fuori regione può conoscere meglio di noi i punti di forza dell’Isola.

La stagione estiva è alle porte. Quali le previsioni?

Non sarà una stagione facile per il comparto mare Italia. Riprendono quota destinazioni come l’Egitto, la Turchia e la Tunisia. Si tratta di competitor molto forti, difficili da contrastare dal punto di vista dei prezzi di mercato. Grazie all’acquisizione di RTJ, però, possiamo contare su un’offerta di servizi maggiormente ampia, variegata e di livello qualitativo ancora più alto. Inoltre, approfitteremo della visibilità che deriva dalla quotazione per stringere nuovi, importanti accordi commerciali destinati a farci crescere anche nel contesto più tradizionale del turismo sardo, quello balneare. Anche quest’anno, poi, si rinnova l’appuntamento con il Meetforum 2019, che si terrà il prossimo ottobre al Forte Village di Pula a Cagliari. Presenteremo il 16 maggio a Milano la quarta Edizione di questo evento che ormai è diventato un punto di riferimento per gli operatori del settore.