MILANO (AIMnews.it) – KOLINPHARMA ha sottoscritto un contratto di collaborazione scientifica con il Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari (DiSFeB) dell’Università degli Studi di Milano, tra i più prestigiosi atenei in Italia. Scopo della collaborazione è lo studio approfondito di formulazioni innovative da un punto di vista biologico, ai fini di caratterizzarne il meccanismo d’azione e le attività in modelli sperimentali opportunamente selezionati.
Questa importante collaborazione consentirà a Kolinpharma e al Dipartimento interno di Ricerca & Sviluppo di svolgere una ricerca scientifica di altissimo livello sugli studi preclinici a prova del meccanismo d’azione e dell’efficacia dei prodotti.

“Kolinpharma – commenta Rita Paola Petrelli, Presidente di KOLINPHARMA – si è sempre distinta per la continua attenzione all’innovazione. Oltre al dipartimento interno di R&S collaboriamo con i principali centri di ricerca e Università e siamo particolarmente orgogliosi di comunicare la sottoscrizione di un nuovo accordo di collaborazione con il Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell’Università degli Studi di Milano, tra i più prestigiosi atenei in Italia. Il mondo accademico è parte integrante della nostra strategia e siamo convinti che il lavoro dei ricercatori, la formazione e gli studi di eccellenza costituiscano la base per l’innovazione e la crescita nel settore nutraceutico”.

Nell’ambito del bando Dipartimenti di eccellenza, il DiSFeB si è aggiudicato un finanziamento di oltre 8 milioni di euro per il quinquennio 2018-2022 al fine di rafforzare e valorizzare l’eccellenza della ricerca, con investimenti in capitale umano, infrastrutture ed attività didattiche di alta qualificazione. L’obiettivo principale del DiSFeB è quello di rafforzare ulteriormente aspetti di farmacologia di precisione mediante l’approfondimento delle conoscenze sulla fisiopatologia di genere, sulle basi molecolari delle malattie, sull’influenza esercitata da ambiente, stili di vita ed invecchiamento sui geni e la loro espressione, al fine di identificare nuovi marcatori di malattia e studiare in modo più preciso l’attività dei farmaci.