“La sfida, oggi, per le imprese è produrre ritorno per gli azionisti (shareholder theory) in aggiunta alla tutela dell’ambiente e qualità della vita dei propri collaboratori, tre obiettivi di pari valore. Un tema che riguarda tutti ma che si fa, allo stesso tempo, leva per la competitività perché oggi sembra essere un tema elitario, soprattutto per le PMI, domani sarà scontato per tutti. Lo sa bene SG Company, che ha avviato una radicale trasformazione della società puntando proprio su questi temi per diventare anche un modello attrattivo di talenti. Prima si diceva che il valore delle società di servizi fosse dato dalla qualità professionale complessiva dei propri collaboratori, oggi, è necessario aggiungere aspetti di tipo comportamentale e di sensibilità verso il prossimo e l’ambiente per calcolare il nuovo valore aziendale. Continueremo sempre a parlare di EBITDA e moltiplicatori di mercato per indicare un valore numerico, però bisogna capire bene che questi numeri sono il risultato di componenti umani e professionali, non automatismi astratti o rendite di posizione”, spiega Francesco Merone, CFO di SG Company .

Dallo scorso novembre, SG Company è una Società Benefit, tra le prime misure adottate, per rispondere ai bisogni della comunità nell’attuale contesto socio-economico, la donazione di 59 computer per la didattica a distanza a studenti in difficoltà. “È in corso una trasformazione – commenta Merone, che vede emergere nuove sensibilità verso l’ambiente e il sociale. Le imprese sono chiamate a fare la loro parte, nella consapevolezza che questi aspetti diventano sempre più rilevanti anche sul piano della competitività”.

Quale l’impegno di SG Company sul fronte della responsabilità sociale di impresa?

Nel 2020, in seguito al ripensamento delle modalità lavorative, abbiamo avviato una riorganizzazione profonda della Governance e del modello e dell’offerta societaria. Abbiamo trasformato l’azienda in una PMI innovativa, accrescendone la competitività e rendendola più accattivante agli occhi degli investitori, avviando anche un sistema premiante sulle azioni per tutti i soggetti coinvolti. Abbiamo, inoltre, avviato una riflessione sulla strada migliore per valorizzare le persone che lavorano all’interno del gruppoper renderle sempre più partecipi della vita e delle difficoltà (soprattutto in questi mesi) dell’azienda, coinvolgendole nel processo di creazione di sviluppo della stessa. Da qui la volontà di trasformarci in una società benefit: conciliare lo sviluppo del settore con le figure interne, sempre più coinvolte e partecipi. A questo progetto si affianca l’impegno sul fronte ESG: vogliamo lavorare in un mondo in cui ognuno faccia la sua parte per salvaguardare l’ambiente che ci circonda, non bisogna più darlo per scontato e perenne. Oggi stiamo diventando rapidamente una società paperless, domani procederemo con la scelta solo di fonti di energia pulita per uso negli uffici e per i nostri eventi e via così.

Come queste iniziative possono diventare attrattori per i talenti?

È in corso una trasformazione, i giovani, oltre che gli investitori, sono sempre più attenti al modo in cui le aziende si rapportano all’esterno, al contributo che offrono per lo sviluppo dell’ambiente circostante e per il rapporto umano. Spesso questi elementi fanno la differenza nella scelta dei luoghi dove lavorare, proprio perché riescono a creare un maggiore coinvolgimento, unendo la propria sfida professionale a queste  sensibilità umane.

Come avete affrontato il 2020?

Abbiamo reagito in modo  pro-attivo, innovando e cercando nuove soluzioni per i servizi che offrivamo ai nostri clienti. Ci stiamo specializzando nella realizzazione di eventi digitali e abbiamo trasformato eventi fisici in digitali (phigital), in corso d’opera. Quest’anno horribilils è il tipico caso di distruzione creativa, dove ci sarà appunto molta distruzione e perdita di valore, ma anche nuova linfa creativa. Noi abbiamo lavorato da subito per far parte di questa seconda categoria. Siamo convinti che alcune aree di business per noi più “old style”, diciamo ad impatto fisico.di presenza, risorgeranno nei prossimi mesi, nessuno sa però quando accadrà e con che velocità, però SG ha da subito impostato, accanto a queste  linee di  business  tradizionali nuove direzioni in ambito digitale e immateriale che resteranno acquisite e completeranno le attività tradizionali. Per fare ciò, avevamo bisogno di ripensare al nostro modello di business e mettere a posto i conti economico/finanziari. In questi giorni è appunto in corso il nostro  aumento di capitale che ci consentirà di accelerare su investimenti strategici per perseguire il piano industriale 2021-2023. Quest’anno è stato difficile per tutti, il 2021, speriamo già dal secondo trimestre, potrebbe presentare ottime opportunità di sviluppo in Italia e all’estero.

Quali sono i pilastri su cui poggia il nuovo Piano Industriale di SG Company?

Per poterci rivolgere a nuovi mercati come quello del digitale e data valorization, è necessario assolutamente integrare le professionalità oggi presenti in SG. L’inserimento di nuove figure professionali che spaziano dalla prima linea aziendale all’operatività giornaliera è la chiave strategica del nostro piano industriale. Solo in seguito, sarà perseguita l’altra leva strategica su cui si poggia il piano industriale, rappresentata dalla opportunità di esportare i propri servizi di qualità, all’estero, tramite la collaborazione di SG con un network internazionale. Questo turnaround aziendale richiede tempo per essere realizzato in pieno e per rendere la struttura aziendale ben amalgamata. Diciamo che lo smart working, presenta molti lati positivi, però allo stesso momento, rallenta il processo di creazione di teambuilding, per questo riteniamo che dovremmo essere pronti, con le squadre al completo, entro il primo trimestre del 2021.